Matrimoni misti/interconfessionali

Una riflessione

I Testi Comune e Applicativo, relativi ai matrimoni fra cattolici e valdesi o metodisti in Italia costituiscono una solida base giuridica, teologica e pastorale per la soluzione di uno dei più delicati problemi ecumenici che nel passato hanno fortemente opposto le due Chiese. Tuttavia alcuni problemi sono stati impostati, ma non ulteriormente elaborati, altri sono stati aperti, ma non risolti. Tra questi ricordiamo:

  1. La catechesi ecumenica o interconfessionale
  2. La dichiarazione di nullità di un matrimonio misto/ interconfessionale (MMI) da parte di un tribunale ecclesiastico cattolico. Su questo tema esistono due proposte presentate in sede di Commissione, ma non prese in considerazione. Deve inoltre essere tenuto in conto il lavoro del dott. Giancarlo Sabbatini sugli effetti giuridici di tali matrimoni pubblicato in: "Il matrimonio in Italia" – Roma 2001.
  3. Partecipazione di famiglie interconfessionali all’Eucaristia della Chiesa Romana ed alla Cena del Signore in Chiesa Evangelica.
  4. Coinvolgimento e valorizzazione delle famiglie interconfessionali nel dialogo ecumenico tra le chiese locali.
  5. Modalità d’applicazione di un effettivo sostegno spirituale alle famiglie interconfessionali considerate: "Chiesa domestica unica ed indivisibile" da parte delle comunità locali.
  6. Costituzione di gruppi locali di coppie miste già costruite con coppie miste in formazione.
  7. Una possibile elaborazione di uno o più schemi di liturgia per la celebrazione del MMI nell’una o nell’altra Chiesa che, senza stravolgere le rispettive liturgie, inserisca con maggiore evidenza l’aspetto interconfessionale.
  8. La possibilità della celebrazione nell’una o nell’altra Chiesa di battesimi di figli di coppie interconfessionali o la loro presentazione, o confermazione, cresima, prima comunione cui conferire carattere ecumenico.

Inoltre si pone con una certa urgenza la necessità di condurre un’indagine conoscitiva a livello nazionale relativa all’applicazione dei Testi, rilevando eventuali problemi, difficoltà, ostacoli, ma anche soluzioni coerenti e positive.

Tale indagine dovrebbe comprendere anche una rilevazione statistica riguardante, sul totale dei matrimoni celebrati in tutte le Comunità, quanti di questi ha avuto carattere interconfessionale e, tra questi, quanti sono stati celebrati in Chiesa Cattolica, (con la presenza del pastore o senza) e quanti in Chiesa Evangelica (alla presenza del prete o senza) e quanti in sede civile (con quali modalità).

Sarebbe anche necessario sapere quanti matrimoni interconfessionali celebrati in Chiesa Evangelica senza richiesta dell’apposita dispensa canonica. Potrebbe anche essere interessante conoscere le rispettive appartenenze denominazionali dello sposo e della sposa.

La ricerca dovrebbe partire dall’anno 1970, (anno dell’elaborazione del documento del Sinodo Valdese sul matrimonio approvato l’anno successivo, della promulgazione del Motu Proprio di Paolo VI sul matrimonio e dell’approvazione della legge sullo scioglimento del matrimonio).

Una simile indagine è stata avviata da Don Mario Polastro di Pinerolo nell’ambito delle 17 Diocesi del Piemonte e della Valle d’Aosta dal 1970 al 2000, classificando separatamente i MMI tra cattolici ed evangelici (per un totale di 2247, di cui due terzi nelle diocesi di Torino e Pinerolo) e i matrimoni tra cattolici ed ortodossi (438). L’indagine che sarà pubblicata alla fine di novembre e riccamente corredata da dettagliati prospetti statistici, considerati personali dai parroci, modalità di soluzione dei diversi problemi teologici o giuridici.

Altro problema da chiarire con le parti che fossero interessate riguarda la possibilità o meno di estendere l’intesa tra la Chiesa cattolica e quella valdese e metodista ed anche ad altre comunità evangeliche italiane.

Sarà necessario verificare se è stato dato pieno adempimento a quanto stabilito dalla CEI la quale tramite la sua commissione per l’ecumenismo ed il dialogo, ha stabilito che i moduli in uso finora da parte cattolica siano sostituiti da una "lettera d’intenti" indirizzata al vescovo dal coniuge cattolico (102 pag. 64 e seg.)

Sarà necessario verificare e segnalare se i formulari che la parte cattolica deve redigere per l’ottenimento della dispensa o della licenza sono conformi agli schemi del testo applicativo.

Questi ed altri problemi riguardanti l’applicazione dei testi comune e applicativo dovrebbero, a parer nostro, fare capo ad organismi esistenti delle due chiese. Per le Chiese evangeliche potrebbe essere la Commissione consultiva per le relazioni ecumeniche e, per la Chiesa cattolica la Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo. I due Presidenti (rispettivamente il prof. Daniele Garrone e Mons. Giuseppe Chiaretti da noi interpellati, a titolo del tutto personale, hanno dichiarato la loro disponibilità.

Pubblicazioni

Oltre alla pubblicazione ufficiale dei Testi Comune e Applicativo fatta congiuntamente dalla LDC e dalla Claudiana, il testo è anche apparso sul n° 102 dei documenti delle Chiese locali della Commissione episcopale per l’ecumenismo della CEI, integrato da alcuni interventi di Mons. Coccopalmerio (presentazione), Mons. Chiaretti (profilo ecumenico), Mons. Mogavero (profilo giuridico), Don Polastro (profilo Pastorale), padre Maggiani (profilo liturgico), con allegate una serie di proposte di documenti per la corretta applicazione dei testi.

Riteniamo tuttavia che non solo la conoscenza dei Testi, ma anche lo spirito che li ha guidati, non sia penetrato sufficientemente nella coscienza dei ministri di culto e dei membri delle nostre comunità, ancora pervasi da reciproche diffidenze e forse da un’insufficiente consapevolezza della necessità di proseguire con coraggio su un cammino ecumenico che non nasconde né sottovaluta le diversità spesso non conciliabili, ma crede nella necessità di affermare e sviluppare rimarcare gli elementi comuni della fede, dove si può lavorare! ( È inutile e controproducente rispetto all’obiettivo atteso "addentrarsi" in temi molto caldi!) In un processo di mutua comprensione per aiutare veramente le famiglie interconfessionali, le quali non devono sentirsi emarginate, ma sostenute e accompagnate nel loro cammino di fede e nel compimento delle grandi responsabilità che assumono nei confronti dei figli.

 

Traduzioni dei testi Comune e Applicativo

Il contatto con gruppi di MMI all’estero ha messo in luce la totale ignoranza dei contenuti dei nostri Testi.Si è quindi proceduto, in accordo con il moderatore della Tavola Valdese e l’approvazione di Mons. Chiaretti, di incaricare per il lavoro di traduzione: Maria France Coisson per il francese, Florence Vinti per l’inglese e Ulrich Eckert per il tedesco. D’accordo con Pina Garufi, segretaria della Tavola Valdese, i testi non verranno pubblicati, ma riportati su internet.

La consegna delle traduzioni è prevista entro il Natale 2002. Il prof.Ricca ha suggerito che le traduzioni siano riviste dalle due Commissioni Ecumeniche delle due Chiese prima della loro divulgazione.

 

Coppie miste

Parallelamente al lavoro delle Chiese per proseguire l’analisi delle tematiche ancora aperte in collaborazione con esse, prosegue l’attività delle coppie miste. In Italia sono dislocate in tre piccoli gruppi: a Milano, Torino, nelle Valli del pinerolese. Esse hanno continuato ad incontrarsi in forma del tutto autonoma, sviluppando la consultazione reciproca, lo scambio d’esperienze e il confronto su problemi vecchi e nuovi Oltre all’incontro tra di loro le coppie miste hanno mantenuto contatti con gruppi residenti all’estero, sviluppando così il loro interesse in un’ottica europea.

Il progredire della riflessione comune rende urgente, per il gruppo italiano, allargare i contatti con altre coppie miste del nostro paese: a tal fine chiedono con urgenza a Parroci e Pastori di segnalare alle coppie miste della loro comunità quest’esigenza, specie a quelle che sono interessate a proseguire la riflessione in comune e condividere esperienze, pareri, iniziative, difficoltà e successi, sia nel dialogo tra di loro, sia nel contatto con le loro comunità locali.

Come riferimento comune è stata stabilita una segreteria con il seguente indirizzo:

ANDREA LARI

Via Cascina Bianca, 12

20142 Milano

tel. 02.89126168 cell.335202543

e.mail : andrea.lari@bayercropscience.com

Considerando che nelle chiese evangeliche i matrimoni sono misti nella maggioranza dei casi, riteniamo perlomeno strano la quasi del tutto mancata risposta agli appelli pubblicati su " Riforma" ed alle lettere inviate ai Pastori. Come primo tentativo di stabilire almeno nelle grandi città un gruppo di riferimento, il Pastore Eckert cercherà di creare a Palermo un nuovo punto d’incontro in attesa che altri se ne formino.

 

Convegno:

Dopo l’incontro di coppie miste a livello mondiale "Ginevra 1998" nel mese di luglio 2003 analogo convegno avrà luogo a Rocca di Papa presso la sede di "Mondo Migliore" con la sigla Roma 2003: "Uniti nel Battesimo e nel Matrimonio. Famiglie miste interconfessionali: chiamati ad una vita comune nella Chiesa per la riconciliazione delle nostre Chiese."

È prevista una larga partecipazione di coppie provenenti dall’area anglofona, francofona, di lingua tedesca ed italiana. L’incontro, oltre a promuovere lo scambio e la reciproca conoscenza, vuole acquisire notevole rilevanza nel riproporre alle Chiese il problema dei MMI sulle tematiche ancora aperte. Tuttavia lo scopo non è soltanto quello di stimolare ulteriormente le Chiese a considerare la situazione delle unioni interconfessionali che gradualmente in quasi tutti i paesi del mondo stanno raggiungendo la maggioranza dei casi, ma anche quello di porsi come segni di una profonda unità di fede e di vita e come testimonianza di quell’unione tra le Chiese che, nel rispetto delle loro diverse identità, vuole vivere più profondamente l’unità della fede cristiana.

Anche in vista di tale incontro è auspicabile una partecipazione significativa di coppie miste italiane. Da qui la necessità di sviluppare a tutti i livelli una più vasta informazione nel nostro paese. Chiediamo dunque la collaborazione di tutti per un rilancio dell’interesse verso il problema delle coppie miste, che non consiste soltanto in questioni giuridiche e liturgiche, ma che riguarda la loro vita di tutti i giorni, la loro fede, l’inserimento nelle Comunità locali, l’educazione religiosa dei figli e la particolare testimonianza ecumenica che possono offrire come contributo per la crescita spirituale ed ecumenica delle nostre comunità.

 

Don Mario Polastro e Alberto Taccia